Sionismo socialista

Sionismo socialista (in ebraico ציונות סוציאליסטית?, tsionut sotsialistit) può essere descritto come la corrente maggioritaria dell'ala sinistra del movimento sionista. Se non è stato per molti anni la corrente maggioritaria del movimento sionista, è stato una tendenza significativa tra i sionisti e le strutture organizzative sioniste. È stato un settore sionista dei movimenti socialisti ebraici storici dell'Europa Orientale e Centrale, e alla fine ha dato origine a unità locali nella maggior parte dei Paesi con una popolazione ebraica significativa. Diversamente dalla tendenza "sionista politica" fondata da Theodor Herzl e promossa da Chaim Weizmann, i sionisti socialisti non credevano che uno Stato ebraico sarebbe stato creato semplicemente facendo appello alla comunità internazionale o a una nazione potente come il Regno Unito, la Germania o l'Impero ottomano. Piuttosto i sionisti socialisti credevano che uno Stato ebraico poteva essere creato solo con gli sforzi della classe operaia ebraica, insediandosi in Palestina e fondando uno Stato attraverso la creazione di una società ebraica progressista, con kibbutzim e moshavim rurali e un proletariato urbano ebraico. Può essere dunque ricondotto, per la sua volontà di armonizzare un'organizzazione del lavoro di tipo socialista a una cultura religiosa ebraica, alla famiglia dei socialismi religiosi.

Il sionismo socialista crebbe per numero di proseliti e influenza. Verso gli anni trenta mise in ombra il "sionismo politico" sia sul piano internazionale sia nel Mandato britannico della Palestina, dove i sionisti socialisti predominavano tra le molte istituzioni dello Yishuv, la comunità ebraica del periodo precedente al 1947, soprattutto la federazione sindacale nota come Histadrut. La Haganah - la maggiore forza di difesa paramilitare sionista - era un'istituzione sionista.

I sionisti socialisti ebbero un ruolo direttivo durante la Guerra arabo-israeliana del 1948 e furono predominanti nella leadership delle forze armate israeliane per decenni dopo la formazione dello Stato di Israele nel 1948.

Tra i principali teorici del movimento sionista socialista ci furono Moses Hess, Nachman Syrkin, Ber Borochov e Aaron David Gordon. Alcuni dei leader del movimento furono David Ben-Gurion e Berl Katznelson.


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